"La piccola fiammiferaia", "La principessa sul pisello" ma soprattutto "La sirenetta": sfidiamo chiunque a non sapere che l'autore di queste famosissime fiabe per bambini è Hans Christian Andersen. Forse però non tutti sanno che era originario della Danimarca e che scrisse per tutta la sua vita un diario, tranne che per un anno e mezzo: proprio da questo particolare sono partiti i tre autori di questo romanzo stupefacente. Perché una persona così dedita a scrivere della sua vita, non poteva che avere qualcosa di molto importante da portare a termine, che non gli permise di curarsi del suo diario. Qualcosa come risolvere una serie brutale di omicidi e scagionarsi dall'accusa di essere lui il feroce assassino senza scrupoli. Con "Morte di una sirena", ci addentriamo nei vicoli sporchi e bui della Copenhagen del 1834, insieme a uno scrittore squattrinato che sopravvive solo grazie a benevoli mecenati e a una prostituta sveglia e incrollabile.

Se fino a qui vi abbiamo convinto, lasciateci solo dire che dovrete avere una buona dose di tolleranza per sopportare i dettagli che descriveranno miseria e fame contrapposte a lussuria sfacciata, disperazione e paura dei più deboli, ma soprattutto la mente malata dell'assassino - magnificamente ideata dagli autori. Per quanto ci riguarda, ne vale la pena.